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DDMRP
Diventare un’impresa Demand Driven
Oggi per affrontare un’elevata competitività e variabilità del mercato è fondamentale diventare un’impresa flessibile, in grado di adattarsi rapidamente ai cambiamenti di contesto e alle mutevoli esigenze dei clienti. Nasce così una nuova realtà, un’impresa adattiva Demand-Driven, o DDAE, in cui il DDMRP è punto di partenza.
Cos’è il DDMRP?
Demand Driven MRP è una nuova metodologia di tipo pull per la pianificazione e la gestione della Supply Chain. Si basa sul funzionamento dei buffer necessari per assorbire la variabilità di domanda e fornitura. Grazie ai buffer che vengono regolati in modo dinamico, è possibile allineare la catena di approvvigionamento alle variazioni della domanda e ottimizzare i livelli di inventario.
Di fatto, la metodologia ideata da Demand Driven Istitute è in grado di percepire i cambiamenti nella domanda, poi adattare la pianificazione e produzione tirando in tempo reale i materiali dai fornitori.
Grazie alla sua reattività a variazioni della domanda e delle forniture, DDMRP migliora le prestazioni della supply chain che si traduce nella puntualità delle consegne.
Come i buffer proteggono la catena di fornitura?
DDMRP si basa sull’utilizzo dei c.d. buffer, dati dal posizionamento dei punti di disaccoppiamento e lo stock associato alla loro posizione, che isolano attività e le rendono così distinte e indipendenti al fine di abbattere le oscillazioni e impedire che le distorsioni si propaghino a monte e a valle.
I buffer sono regolati in modo dinamico che si allineano con i trend della domanda al fine di:
in molti settori sono state registrate riduzioni dei lead time superiori all’
“Demand Driven Institute”
DDMRP, l’evoluzione del MRP guidata dalla domanda?
Spesso la metodologia Demand Driven viene vista come un’evoluzione del tradizionale sistema MRP, in grado di sostituire gli strumenti di pianificazione convenzionali. Tuttavia, è fondamentale distinguere alla radice le due metodologie. Mentre l’MRP di basa sul forecast e la prevedibilità del venduto che produce una pianificazione poco realistica, il DDMRP prende in considerazione i segnali della domanda con la possibilità di adattare la pianificazione e la produzione in tempo reale.
Lead time disaccoppiato
La metodologia tradizionale del MRP distingue due tipi di lead time: Il lead time di produzione (MLT) e Il lead time cumulato (CLT). Mentre il primo viene definito “lead time ottimistico” in quanto sottostimato perché si basa sul presupposto che tutti i componenti (materie prime e semilavorati) siano sempre disponibili quando servono, il secondo è “pessimistico” e sovrastimato perché è inteso come somma di tutti i singoli lead time, ipotizzando che nessun componente (materia prima o semilavorato) sia disponibile al momento dell’ordine
Sia il lead time di produzione, sia quello cumulato sono di fatto due ipotesi, per lo più irrealistiche.
Emerge un nuovo tipo di Lead time che deve essere calcolato in modo tale da comprimere le tempistiche ai livelli richiesti dal mercato, promettere date di consegna realistiche e stabilire livelli appropriati per i buffer di disaccoppiamento.
Lead time disaccoppiato (Decoupled Lead Time, DLT) un lead time cumulativo e qualificato definito come la sequenza più lunga non protetta (non bufferizzata) in una distinta base.
L’innovazione del DDMRP è proprio questa – l’integrazione del concetto di lead time con la tecnica di disaccoppiamento basata su buffer.